Si è tenuto oggi a Roma, alle Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, il Forum “Welfare, Italia” dal titolo “Capitale Umano: la nuova leva della competitività nazionale”. Nel corso dell’evento è stato presentato il Rapporto 2025 del Think Tank “Welfare, Italia”, iniziativa promossa da Unipol in collaborazione con TEHA Group e con il sostegno di un comitato scientifico composto da Veronica De Romanis, Giuseppe Curigliano, Giuseppe Guzzetti e Stefano Scarpetta.
- In Italia, il welfare assorbe 669,2 miliardi di euro pari al 60,4% del totale della spesa pubblica, con la componente previdenziale che pesa per il 16% del Pil; tutte le componenti sono in forte crescita nel periodo 2019-2025:
politiche sociali (+35,2%), previdenza (+25,3%), sanità (+24,8%) e istruzione (+21,1%). - Pressione demografica in aumento: nel 2024 minimo storico di nascite (370mila) e saldo naturale -281mila; nello scenario mediano Istat, la popolazione scende a 54,8 milioni al 2050, con la quota di over-65 al 34,9%.
- Disuguaglianze persistenti: il 23,1% degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale, con forti eterogeneità territoriali.
- Il Capitale Umano come asse strategico: è necessario investire in istruzione (oggi il tasso di dispersione scolastica è al 9,8% e la quota di laureati in età 25-34 è pari al 31,6% a fronte di una media europea del 44,1%), life-long learning, mercato del lavoro competitivo, attrazione/retention delle competenze (nel 2024 fuga di oltre 49mila laureati italiani) e prevenzione (oggi solo il 5,6% di spesa in sanità pubblica è per la prevenzione).
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