CUBO presenta un direttore d’orchestra tra i più amati del mondo Riccardo Muti, a confronto con il filosofo Massimo Cacciari in un incontro tra musica e filosofia, religione e arte.
Un dialogo in cui le profonde riflessioni culturali e filosofiche partono dalla suggestiva opera della Crocifissione di Masaccio, osservata attentamente nel Museo di Capodimonte a Napoli, per giungere all’idea centrale che sia possibile pensare non solo per parole, ma anche per immagini, e che quest’ultime non sono legate soltanto alla pittura, all’icona, ma anche alla musica e ai suoni: la pittura per quanto possa essere vertiginosa, ci inchioda a una prossimità, a una vicinanza col dipinto, mentre la musica, per la sua capacità di raggiungerci senza mediazioni, ci trasporta verso lontananze impensabili.
Ecco allora che la straordinaria raffigurazione della Crocifissione di Masaccio, caratterizzata dal dramma di Cristo, dalla sofferenza della Vergine madre, dal pianto pieno di amore di Giovanni e dalla passione irresistibile della Maddalena, viene accostata alla musica, alle sette sonate di Franz Joseph Haydn e alle sette ultime parole terrene, pronunciate da Cristo sulla croce. Mentre Masaccio esprime questo dramma attraverso le tre immagini della Vergine, di Giovanni e della Maddalena che circondano affettuosamente Gesù, Haydn trasforma in pura sonorità le espressioni che Gesù manifesta sulla croce in totale solitudine.
Con l’intervento del Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e il Direttore Corporate Communications and Media Relations del Gruppo Unipol Vittorio Verdone.

