Con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è aperto oggi a Roma, presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, il Welfare Italia Forum 2023.
Nel corso del Forum è stata presentata l’edizione 2023 del Rapporto del Think Tank “Welfare, Italia” sostenuto da Unipol Gruppo con la collaborazione di The European House – Ambrosetti.
L’andamento della spesa in welfare, le dinamiche demografiche e salariali in atto, l’impatto dell’inflazione sulla domanda di protezione sociale, la sostenibilità di medio-lungo termine del sistema di welfare, il ruolo del privato e degli investimenti sociali sono solo alcuni dei temi di dibattito affrontati nel corso del Forum presieduto e moderato da Antonio Polito (Editorialista e Vicedirettore, Corriere della Sera).
Il Think Tank si propone, da oltre un decennio, come luogo di analisi, studio e riflessione sui temi del welfare, aperto al confronto tra i principali stakeholder del settore pubblico e privato: decisori, esponenti governativi nazionali e locali, parti sociali, casse e fondi previdenza e assistenza, rappresentanti di imprese e dei lavoratori, università e terzo settore.
- Forte sbilanciamento sulla spesa previdenziale che assorbe il 50,3% del totale delle risorse. A seguire, la spesa sanitaria (21,5%), quella in politiche sociali (16,9%) e la spesa in istruzione (11,3%).
- Prosegue la discesa sotto la soglia dei 400mila nati: nel 2022 è proseguito il calo della natalità in atto dal 2014 con un nuovo record negativo: 393mila nuove nascite.
- Welfare Italia Index 2023: P.A. di Bolzano (83,3 punti), P.A. di Trento (81,4 punti) e Emilia Romagna (76,3 punti) sono le prime tre Regioni per capacità di risposta in termini di welfare.
Il Think Tank “Welfare, Italia” traccia le 4 priorità di azione per sostenere l’evoluzione del sistema di welfare:
- definire un disegno organico per invertire il trend demografico attraverso indirizzi che allineino l’Italia alle best practice europee;
- sostenere il ruolo del sistema sanitario nazionale aumentando gli investimenti e valorizzando appieno la componente integrativa;
- aumentare gli strumenti e la flessibilità del sistema previdenziale integrativo;
- lanciare un piano per lo sviluppo delle competenze e potenziare il ruolo dei centri per l’impiego.
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