Introduzione
Scenario macroeconomico e andamento dei mercati
Scenario macroeconomico
A
livello
globale,
il
2021
si
è
caratterizzato
come
un
anno
di
ripresa
economica,
con
il
PIL
mondiale
stimato
in
crescita
del
5,9%
(nel
2020
era
calato
del
3,5%).
La
ripresa
economica
è
stata
particolarmente
robusta
nel
secondo
trimestre
dell’anno,
grazie
al
venir
meno
di
restrizioni
su
larga
scala
e
al
progressivo
ampliamento
delle
campagne
vaccinali.
Nel
terzo
e
quarto
trimestre,
invece,
la
crescita
è
stata
rallentata
da
crescenti
rischi
al
ribasso
dovuti,
da
un
lato,
alla
diffusione
di
ulteriori
varianti
di
Covid-19
e,
dall’altro,
all’emergere
di
rischi
inflattivi
sempre
più
sostenuti,
derivanti
in
particolar modo da difficoltà di approvvigionamento e dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia
Negli
Stati
Uniti
il
PIL
è
cresciuto
nel
2021
del
5,7%
(-3,4%
nel
2020).
La
ripresa
è
stata
particolarmente
robusta
nel
primo
e
secondo
trimestre
(+1,5%
e
+1,6%
sul
trimestre
precedente)
ed
è
poi
proseguita
nel
terzo
e
quarto
trimestre
(+0,6%
e
+1,7%
sul
trimestre
precedente).
La
crescita
economica
è
stata
sostenuta
soprattutto
da
un
aumento
dei
consumi
e
degli
investimenti
privati
e
ha
consentito
un
miglioramento
nel
mercato
del
lavoro,
col
tasso
di
disoccupazione
che
è
calato
da
una
media
dell’8,1%
nel
2020
al
5,4%
nel
2021.
La
politica
monetaria
ha
mantenuto
un’intonazione
espansiva,
con
la
Fed
che
ha
proseguito
la
politica
di
acquisti
di
titoli
e
mantenuto
il
tasso
sui
Fed
Funds
allo
0,125%.
Questi
fattori
hanno
contribuito
a
determinare
un
aumento
del
tasso
di
inflazione
che
si
è
attestato, nel 2021, in media al 4,7%, in aumento rispetto all’1,2% del 2020.
In
Cina
il
PIL
è
cresciuto
nel
2021
dell’8,1%
(+2,2%
nel
2020).
La
crescita
cinese
è
stata
sostenuta
soprattutto
da
una
robusta
espansione
della
produzione
industriale,
che
ha
compensato
una
crescita
della
domanda
interna
meno
brillante.
In
questo
contesto
il
tasso
di
disoccupazione
si
è
attestato,
nel
2021,
in
media
al
5,1%,
mentre
il
tasso
di
inflazione
medio
annuo
è
stato
pari
allo
0,9%.
Anche
in
questa
fase
l’economia
cinese
ha
trainato
la
crescita
del
blocco
dei Paesi emergenti, che si stima del 6,9%, a fronte del calo dell’1,6% nel 2020.
In
Giappone
,
si
stima
che
il
PIL
chiuda
il
2021
con
una
crescita
media
dell’1,7%.
La
crescita
giapponese
è
stata
influenzata
negativamente
(soprattutto
nel
primo
e
terzo
trimestre)
da
un
andamento
epidemico
incerto
e
da
particolari
difficoltà
di
approvvigionamento
dovute
alla
forte
integrazione
nelle
catene
del
valore
globali.
In
questo
contesto,
il
tasso
di
disoccupazione
si
è
mantenuto
stabile
e
pari
in
media
annua
al
2,8%.
Nonostante
la
politica
monetaria
molto
accomodante
(il
tasso
di
policy
è
stato
pari
in
media
al
-0,03%),
il
tasso
di
inflazione
è
stato
in
media
negativo rispetto al 2020, con una deflazione dello 0,2%.
Nell’
Area
Euro
,
il
PIL
è
cresciuto,
nel
2021,
del
5,2%
(-6,5%
nel
2020).
Dopo
un
primo
trimestre
negativo
(-0,2%
sul
trimestre
precedente),
la
ripresa
economica
si
è
rafforzata,
crescendo
rispettivamente
del
2,2%
nel
secondo
e
del
2,3%
nel
terzo
trimestre.
A
fronte
di
una
nuova
ondata
epidemica,
la
crescita
ha
rallentato
nel
quarto
trimestre
attestandosi
allo
0,3%
rispetto
al
trimestre
precedente.
Il
tasso
di
disoccupazione
è
stato,
nel
2021,
in
media
pari
al
7,7%,
con
il
dato
di
dicembre
2021
pari
al
7,0%.
In
questo
contesto,
la
politica
monetaria
ha
mantenuto
nel
corso
dell’anno
una
intonazione
espansiva,
con
i
tassi
di
rifinanziamento
principale
e
sui
depositi
della
BCE
rimasti
invariati
(allo
0,0%
e
al
-0,5%,
rispettivamente)
e
l’implementazione
dei
programmi
di
acquisto
di
titoli
annunciati
durante
l’emergenza
pandemica
(PEPP
e
APP).
Queste
misure
hanno
consentito
un
recupero
del
tasso
di
inflazione,
che
è
stato
nel 2021 pari in media al 2,6%.
Il
PIL
italiano
,
dopo
il
calo
del
9,1%
del
2020,
è
cresciuto,
nel
2021,
del
6,6%.
Dopo
un
primo
trimestre
debole
(+0,3%
rispetto
al
trimestre
precedente),
la
crescita
si
è
rafforzata
nel
corso
dell’anno
grazie
alla
ripresa
dell’industria
e
dei
servizi,
attestandosi
al
2,7%
e
al
2,5%
nel
secondo
e
terzo
trimestre,
per
poi
chiudere
il
quarto
trimestre
con
una
crescita
pari
allo
0,6%
rispetto
al
trimestre
precedente.
In
questo
contesto
il
tasso
di
disoccupazione
è
stato
in
media
pari al 9,5%, col dato di dicembre 2021 pari al 9,0%. Il tasso di inflazione annuo è stato pari all’1,9% (-0,1% nel 2020).
Mercati finanziari
Gli
annunci
della
BCE
di
dicembre
relativi
all’interruzione
del
PEPP
a
partire
da
marzo
2022
e
le
aspettative
di
una
politica
monetaria
più
restrittiva
hanno
spinto
a
un
parziale
rialzo
tutte
le
curve
europee
dei
tassi
di
interesse,
soprattutto
sulle
lunghe
scadenze.
Il
tasso
Euribor
a
3
mesi
ha
chiuso
il
2021
stabile
al
-0,57%,
solo
3
punti
base
in